1000 giorni di disastri. Il rapporto di Oxfam sulla crisi in Yemen
Il nuovo rapporto “La crisi in Yemen: 1000 giorni di disastri” di Oxfam scatta una drammatica fotografia della situazione del paese mediorientale, che subisce gli effetti della guerra, della carestia e del colera insieme a un blocco commerciale che sta riducendo un’intera popolazione alla fame. Prime vittime i bambini.
La guerra. Il conflitto in Yemen dura ormai da 1000 giorni, con bombardamenti pesantissimi dei quali fanno le spese soprattutto donne e bambini. In quasi tre anni di guerra sono stati uccisi quasi 5.300 civili, mentre 3 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle le loro case.
Il colera. Quasi un milione di persone sono state contagiate dal colera: si tratta della più grave epidemia del mondo, aggravata dal collasso del sistema sanitario e delle infrastrutture idriche.
La carestia. Per sopravvivere ormai oltre l’80% della popolazione del paese (22,5 milioni di persone) dipende dall’importazione di derrate alimentari.
Il blocco. Da quando la coalizione a guida saudita ha imposto il blocco, solo un terzo del cibo necessario raggiunge una popolazione ridotta allo stremo: più di 7 milioni di persone non fanno un pasto decente da mesi. Mancano inoltre le medicine e scarseggia il carburante.
L’infanzia negata. I bambini subiscono l’impatto peggiore del conflitto e, con il proseguire dei combattimenti, il loro futuro appare sempre più tetro. 1.600 scuole sono state distrutte, e fame e debiti spingono molte bambine – anche sotto i 10 anni – verso i matrimoni precoci: tra il 2016 e il 2017 è salita dal 52% al 66% la percentuale di ragazze al di sotto dei 18 costrette a sposarsi.
Per approfondire: oxfam.org
Foto copertina ©Gabreez_Oxfam