Un anno passato là dove c’è più bisogno
Non è stato un anno facile il 2017. Le crisi umanitarie non accennano a diminuire per numero e intensità, i conflitti armati, l’instabilità e le violenze indiscriminate che coinvolgono la popolazione civile hanno colpito duramente paesi segnati da guerre di lunga durata come la Siria, l‘Iraq, l’Afghanistan ma hanno stravolto anche lo Yemen, il Myanmar, e oggi vediamo riaccendersi la crisi regionale in Repubblica Democratica del Congo.
E’ l’Africa subsahariana anche quest’anno l’area che registra le maggiori criticità. L’effetto combinato di siccità prolungata, scarsità di risorse, povertà endemica e insicurezza politica hanno portato nel corso del 2017 quasi 30 milioni di persone dal Bacino del lago Chad passando per il Sud Sudan, il Kenya, la Somalia, l’Etiopia a soffrire la fame e a perdere bestiame, raccolti e per una parte di questi a cercare aiuto lontano dalla propria casa.
In Europa e in Italia, l’azione delle ONG è stata messa sotto accusa per le operazioni di salvataggio in mare dei migranti nel Mediterraneo, spostando l’attenzione dagli imperativi umanitari verso logiche securitarie.
Agire e le sue ONG non si sono fermate. Siamo nei luoghi dove sono massimi l’urgenza e i bisogni di chi resta vittima di catastrofi e conflitti.
Grazie al vostro aiuto, inizieremo nello stesso modo il 2018!
Per approfondire: agire.it
Foto copertina @Oxfam